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MICHELE CAPOBIANCO
ALDO LORIS ROSSI

Giovedì 30 novembre 2023 | ore 10:00

Real Albergo dei Poveri, Piazza Carlo III, Napoli

TAVOLA ROTONDA

Saluti
Lorenzo Capobianco
Presidente Ordine Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori di Napoli e provincia

Vincenzo Corvino
Presidente Fondazione Ordine Architetti di Napoli e provincia

Michelangelo Russo
Direttore DIARC Università Federico II Napoli

Introduzione
Grazia Torre
Vicepresidente Fondazione Ordine Architetti di Napoli e provincia

Ciro Buono
Tesoriere Fondazione Ordine Architetti di Napoli e provincia

Modera
Stella Cervasio
Giornalista

ALDO LORIS ROSSI E LA PROVA DEL TEMPO

Renata Picone
Professore di Restauro Architettonico

Alessandro Castagnaro
Presidente ANIAI Campania

Emma Buondonno
Professore di Progettazione Architettonica

MICHELE CAPOBIANCO E LA PROVA DEL TEMPO

Cherubino Gambardella
Professore di Progettazione Architettonica

Massimo Pica Ciamarra
Professore di Progettazione Architettonica

Pasquale Belfiore
Presidente della Fondazione Annali dell’Architettura e delle Città

MICHELE CAPOBIANCO

Nato a Vitulano nel 1921 e scomparso a Napoli nel 2005, è stato allievo di Marcello Canino, formandosi a stretto contatto con i principali protagonisti del dibattito architettonico europeo. Professore Emerito della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II dal 1997, dal 1973 al 1985 ha diretto l’Istituto di Progettazione Architettonica e dal 1987 al 1990 la Scuola di Specializzazione in Progettazione Urbana. Ha fondato nel 1989 la rivista «ArQ – Architettura Quaderni». Vince nel 1961 il Premio Regionale di Architettura per la Campania dell’Istituto Nazionale di Architettura, e, nel 1991-92 quello Nazionale.
È stato vincitore di numerosi Concorsi e Appalti-concorso per opere pubbliche, fra i quali: i Centri Comuni, la Facoltà di Economia e Commercio e di Scienze Matematiche del Polo Universitario di Monte Sant’Angelo a Napoli; il Nuovo Palazzo Comunale di Acerra; la stazione Vanvitelli della Metropolitana di Napoli; il Liceo Scientifico “Galileo Galilei”; il complesso universitario di Fisciano; l’Istituto Tecnico “Barsanti” di Pomigliano d’Arco; il Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli; l’Ospedale Psichiatrico di Girifalco; la Borsa Merci di Napoli.

ALDO LORIS ROSSI

Nato a Bisaccia (AV) nel 1933 e scomparso nel 2018, è una figura anomala nel panorama architettonico italiano. Si iscrive, ma non frequenta, la facoltà partenopea: è sostanzialmente un autodidatta, si forma studiando e fotografando con taglio critico le opere dei maestri del Movimento Moderno. Il suo linguaggio architettonico coniuga morfologie organiche, passionalità espressionista e ascendenze futuriste e costruttiviste. Negli anni della prima contestazione studentesca, fra il 1950 e il 1960, frequenta artisti e letterati e partecipa alla redazione di riviste d’opposizione politica e intellettuale. Sin dalla formazione e poi come professionista e docente universitario, si è posto in condizione di volontario isolamento dall’ambiente accademico napoletano. Viceversa ha sempre tenuto contatti e relazioni culturali con gruppi di avanguardia. Nonostante importanti riconoscimenti internazionali, la cultura architettonica italiana ha spesso sottovalutato gli esiti della sua ricerca. Fra le opere più importanti si segnalano l’edificio per i portuali a Napoli, l’ipotesi “città-struttura”, modello teorico di un insediamento a sviluppo verticale per 250.000 abitanti, il progetto per il recupero del rione Terra a Pozzuoli.