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SIRIO GIAMETTA
Martedì 28 maggio 2024 | ore 15.00-18.00
Piazza Umberto I Frattamaggiore (NA)
TAVOLA ROTONDA
Saluti
Marco Antonio Del Prete
Sindaco del Comune di Frattamaggiore
Lorenzo Capobianco
Presidente Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia
Vincenzo Corvino
Presidente Fondazione Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia
Gennaro Giametta
Avvocato
Introducono
Sirio Giametta
Consigliere Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia
Pasquale Gervasio
Consigliere Fondazione Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia
SIRIO GIAMETTA E LA PROVA DEL TEMPO
Paolo Giordano
DADI – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Riccardo Serraglio
DADI – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Cherubino Gambardella
DADI – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Conclude
Riccardo Rosi
Segretario In/Arch Campania
SIRIO GIAMETTA
Architetto, pittore, scenografo, Sirio Giametta nasce nel 1912 a Frattamaggiore, laureato alla Facoltà di Architettura di Napoli nel 1936, dove diventa da subito assistente alle cattedre di Alberto Calza Bini e di Giuseppe Samonà, quest’ultimo importante per la sua formazione. Nel 1939 partecipa al concorso per la torre del PNF alla Mostra d’Oltremare, con soluzioni ispirate al progetto che Samonà aveva presentato l’anno prima al concorso per il palazzo della civiltà italiana all’E.42. Nel 1940 vince il Premio Reale di Architettura dell’Accademia di San Luca per il Teatro Sperimentale di Prosa a Roma.
Nel secondo dopoguerra l’architetto intraprende un’intensa attività progettuale, adottando un “doppio binario” linguistico: di matrice razionalista per quanto riguarda l’edilizia pubblica – portano la sua firma i progetti della Capitaneria di Porto (1950) e del Palazzo del Catasto (1950) –, più marcatamente espressionista ed organico nei progetti di edilizia privata.
Tra i suoi settori di specializzazione c’è l’edilizia ospedaliera, dalla giovanile Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo (1940) progettata per Padre Pio, sino agli ospedali Santobono (1947) e Pausilipon (1957). In questo ambito si segnala la Clinica Mediterranea ultimata nel 1952, la sua opera migliore e più popolare, contraddistinta dal volume della torre cilindrica vetrata che rimanda a Erich Mendelsohn, abilmente utilizzata per scompaginare la facciata altrimenti bidimensionale. Autore di diversi progetti di edilizia residenziale, sia a Napoli (Palazzine Sagliocco in via Petrarca del 1963) che all’estero (venti edifici per alloggi popolari realizzati a Barcellona dal 1946; la villa a Caracas del 1951), Giametta fu anche autore di architetture religiose, come la Chiesa dei Padri Vocazionisti a Napoli (1960) e quella di Copenaghen in Danimarca (1961). Scompare nel 2005 nella natia Frattamaggiore.