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AGOSTINO RENNA
RICCARDO DALISI

Giovedì 30 maggio 2024 | ore 15.00-18.30

Sala Sirica dell’Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia
Piazzetta Matilde Serao 7, Napoli

TAVOLA ROTONDA

Saluti
Vincenzo Corvino
Presidente Fondazione Ordine Architetti PPC di Napoli e provincia

Antonio Cerbone
Tesoriere Ordine Architetti PPC di Napoli e Provincia

Introducono
Gianluca Vosa
Segretario Fondazione Ordine Architetti PPC di Napoli e provincia

Gabriele Neri
DAD – Politecnico di Torino

Modera
Stella Cervasio
Giornalista

AGOSTINO RENNA E LA PROVA DEL TEMPO

Carlo Manzo
DADI – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Lilia Pagano
DIARC – Università degli Studi di Napoli Federico II

Francesco Escalona
Architetto

RICCARDO DALISI E LA PROVA DEL TEMPO

Roberto Serino
DIARC – Università degli Studi di Napoli Federico II

Patrizia Ranzo
DADI – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli

Davide Vargas
Architetto

AGOSTINO RENNA

Nasce nel 1937 ad Andretta, in provincia di Avellino. La sua tesi di laurea in Architettura con Salvatore Bisogni (1964) sull’interpretazione semantica del “paesaggio urbano” partenopeo conquista la copertina dell’«Edilizia Moderna» di Vittorio Gregotti. È l’inizio di un articolato percorso scientifico tra pensiero architettonico, filosofico e politico, che lo rende punto di riferimento per tanti intellettuali, non solo architetti, con cui ha condiviso il cammino, fino alla prematura scomparsa nel 1988.
Assistente a Napoli di Caratteri distributivi, nel 1968 frequenta come ricercatore il Politecnico di Milano presso la cattedra di Aldo Rossi e, dal 1967, insegna a Pescara e a Napoli come professore incaricato di Composizione architettonica e Analisi dei sistemi urbani. Nel 1981 vince il concorso a cattedra a Napoli.
Napoli, il Togo, l’Abruzzo, Teora, la valle del Belice, Monteruscello sono i luoghi di una riflessione teorica e progettuale che dall’approfondimento di temi specifici desume il suo carattere di generalità. Determinante il suo contributo scientifico alla “rifondazione” della disciplina architettonica: è stato tra i primi a riflettere sul significato strutturale dei grandi temi della contemporaneità, dal paesaggio urbano ai “non luoghi”, alla razionalità del caos e ai meccanismi di straniamento messi in atto dalla metropoli.

RICCARDO DALISI

Nato a Potenza nel 1931 e scomparso a Napoli nel 2022, ha ricoperto fino al 2007 la cattedra di Progettazione Architettonica presso la facoltà di Architettura della Federico II di Napoli, ed è stato direttore e docente della Scuola di Specializzazione in Disegno Industriale. Negli anni Settanta, con Sottsass, Mendini, Branzi e altri ha fondato la Global Tools, contro-scuola di architettura e design espressione dell’area più avanzata dell’“architettura radicale” riunita intorno alle riviste «Casabella» e «Spazio e società».
Da sempre impegnato nel sociale (negli anni Settanta con i bambini del Rione Traiano e gli anziani della Casa del Popolo di Ponticelli; più recentemente, coi giovani del Rione Sanità, del Centro territoriale Il Mammuth di Scampia, l’Istituto penale per i minorenni di Nisida), ha unito ricerca e didattica nel campo dell’architettura e del design, accostandosi sempre più all’espressione artistica. In una ricerca espressiva che spazia dal mitico all’arcaico e al sacro, i materiali poveri (ferro, rame, ottone) sono impiegati con amorevole manualità artigiana. Ha vinto il Compasso d’Oro per gli studi sulla caffettiera napoletana nel 1981 e nel 2014 per l’impegno nel sociale.
Tante le mostre dedicate alla sua multiforme attività: Biennale di Venezia, Triennale di Milano, MoMA di New York, Biennale di Chicago, Fondazione Cartier di Parigi, Pasinger Fabrik di Monaco, Zita delle Spandau di Berlino, MAXXI di Roma.